Fuoricasello festeggia la sua 15esima edizione

Siamo arrivati alla 15esima edizione: Fuoricasello, la guida ai ristoranti a pochi chilometri dalle uscite delle autostrade italiane, dopo aver venduto più di 700mila copie, si rinnova con una veste grafica diversa, con gli indici di più facile consultazione, arricchita di schede con suggerimenti per i lettori su brevi escursioni, indicazioni di prodotti tipici, gastronomia e vini.

In un anno particolare come questo 2021 ci siamo chiesti se fosse il caso di realizzare la quindicesima edizione di Fuoricasello o rinviarla di un anno“, scrive Giovanni Longo, titolare insieme ai fratelli Osvaldo e Paola dell’azienda di famiglia, “dopo aver riflettuto, neppure tanto a lungo, abbiamo deciso di farlo per rispetto verso i ristoratori, che stanno vivendo un periodo difficile, e per i lettori affezionati alla nostra Guida, per mettere a loro disposizione uno strumento aggiornato, rinnovato, arricchito”.  

Abbiamo chiacchierato proprio con Giovanni per capire meglio tutte le novità di Fuoricasello e l’importanza che la guida per la famiglia Longo.

Siamo alla 15esima edizione di Fuoricasello, in cosa differisce dalle precedenti e perché secondo te tutti dovremmo averla in auto?

Sono state inserite delle cartine con le uscite dove è segnalato un locale, sono stati snelliti e resi più leggibili gli indici regionali. Per ogni regione sono stati aggiunti tre paragrafi: delle idee per piccole escursioni meritevoli di essere visitate ovviamente nelle vicinanze del ristorante, luoghi dove acquistare specialità alimentari e vini della zona in cui ci si trova.

Fuoricasello è nata per stare nel bracciolo della macchina, copertina semi-rigida, dimensioni contenute. È una guida di servizio che tutti definiscono geniale e utile. Piuttosto che chiedersi perché tenerla in macchina io mi chiederei perché non tenerla in macchina!

Qual è il criterio di selezione dei ristoranti che vengono inseriti nella guida?

Qui non cambiamo mai. Sono gli oltre 60 amici, che ringraziamo nell’ultima pagina, che girano, a vario titolo, attorno al mondo della tavola di qualità e lavorano in una zona ben circoscritta della regione in modo da sapere esattamente i “movimenti” che si verificano: locali che aprono con progetti interessanti, i cambi di gestione e purtroppo alcune volte alle chiusure di locali. Ovviamente poi i locali vengono visitati per capire se sono meritevoli di essere inserti in Guida.

È un anno importante per la Longo, si festeggiano i 60 anni dell’azienda: cosa significa la Fuoricasello per voi?

Sessant’anni anche se non li sentiamo sono tanti, Fuoricasello è un orgoglio aziendale nata da un’idea di Osvaldo che sembrava irrealizzabile, invece grazie al lavoro dei segnalatori sopra citati e a una redazione improvvisata in tempi da record è nata. La soddisfazione di sempre è stata quella di avere ideato una guida che non c’era. Quella di oggi è la fedeltà dei lettori di Fuoricasello, lo dimostrano le 747,000 copie vendute nelle prime 14 edizioni.

L’introduzione di Bruno Pizzul è uno dei cavalli di battaglia di Fuoricasello, ci racconti un aneddoto della vostra lunga relazione?

È un piacere avere Bruno come passeggero – ricordo che non ha la patente! – è un uomo di sport, cultura, amante della cucina, soprattutto tradizionale, esperto di vini… ma soprattutto è una persona di una semplicità rara in un personaggio così conosciuto. Di aneddoti ce ne sarebbero molti, ma questo è particolarmente simpatico. Siamo alla quinta edizione e stiamo andando a verificare un locale. Chiacchierando gli dico: “Bruno sono certo della qualità di questa trattoria, ma è un po’ distante dall’uscita autostradale”. Lui mi risponde con la sua voce che tutti gli italiani amano: “Questo è un requisito molto importante, io starei molto attento”, gli ribatto: “hai ragione, ma questo è un fuoriclasse, facciamo così: noi andiamo verifichiamo la distanza dal casello, mangiamo in tranquillità e al ritorno decidiamo cosa fare”. “Perfettamente d’accordo” risponde lui. Restiamo a tavola per più di tre ore a chiacchierare e mangiare (benissimo). Le chiacchierate proseguono anche al ritorno, parliamo di tutto, è uno spasso. Arriviamo a casa Pizzul, ci salutiamo, lui sta attraversando la strada diretto a casa sua e in quel momento mi viene in mente, aldilà del piacere di vederci, il motivo dell’incontro: se inserire o meno il locale. Scendo dalla macchina e gli urlo “Bruno non abbiamo deciso se inserirlo in guida”, e lui: “se non lo metti non firmo più la Guida!”, seguito da una sonora reciproca risata.

Le immagini della famiglia Longo sono state scattate al Museo Fratelli Cozzi di Legnano