![VENDEMMIA TARDIVA CHARDONNAY](https://www.enotecalongo.it/wp-content/uploads/2020/05/DSLO110.png)
VENDEMMIA TARDIVA CHARDONNAY
LA SIGNORA EUGENIA E IL PASSERO SOLITARIO
Regione: PIEMONTE
Formato: 0,75 l
Un affascinante vino a tutto tondo, ottenuto da uve Chardonnay a vendemmia tardiva, troppo mature, prodotto con un breve periodo in botte per preservare le sue note floreali e di frutta tropicale. Si colora di un giallo dorato brillante e si apre cremoso, burroso, e come il vino bianco secco, note leggermente ossidative che servono solo ad aggiungere intrighi. È senza dubbio dolce, ma una dolcezza temperata di 36 g / l, ma ancora una volta raggiunta nella burrosa e ossidazione leggera e matta e naturale. Bocca avvolgente e gommosa, ma c'è la dolcezza, e un'acidità equilibrante e rinfrescante, in un vino che continua a incuriosire fino all'ultimo sorso. Cascina Eugenia consiglia di decantare per 10 ore prima di servire.
![Uvaggio](https://www.enotecalongo.it/wp-content/themes/enotecalongo/img/ico-uvaggio.png)
Chardonnay 100%
![Abbinamento](https://www.enotecalongo.it/wp-content/themes/enotecalongo/img/ico-abbinamento.png)
A fine pasto, si abbina a formaggi erborinati, dolci secchi, cioccolata fondente.
![Profumo](https://www.enotecalongo.it/wp-content/themes/enotecalongo/img/ico-profumo.png)
Al naso esprime profondi sentori di limoni, susine selvatiche e miele.
![Gradazione alcolica](https://www.enotecalongo.it/wp-content/themes/enotecalongo/img/ico-gradazione_alcolica.png)
Gradazione alcolica: 13%
![Solfiti](https://www.enotecalongo.it/wp-content/themes/enotecalongo/img/ico-solfiti.png)
Contiene solfiti
Produttore
La Cascina Eugenia è situata sul versante collinare orientale del lago d’Orta a un’altitudine tra 370 e 425 metri. All’epoca dell’acquisto dell’azienda i terreni erano in stato di quasi completo abbandono da mezzo secolo e le parti anticamente destinate alle colture (frutta e vite) interamente ricoperte di vegetazione arbustiva spontanea. Il progetto enologico dei vini della Cascina Eugenia rappresenta una sfida nello scenario vitivinicolo.
Anche se la presenza di vigneti nei dintorni di Pettenasco è documentata dal IX° secolo, e sopravvive ancora qualche caso di piccola produzione di vino “americano” e di nebbiolo a livello di consumo famigliare, questa è stata la prima iniziativa per la produzione di vino in modo professionale e con esiti commerciali. Dalla fine del 2004 si delinea una squadra di operatori e di consulenti che si affiancano al mentore biodinamico Jacques Mell: il responsabile delle colture Gianni Uccheddu, l’agronomo Patrizio Gasparinetti e l’enologa Monica Rossetti.