COLLINE NOVARESI DOC CARLIN

COLLINE NOVARESI DOC CARLIN

GILBERTO BONIPERTI

Regione: PIEMONTE

Formato: 0,75 l

Gilberto Boniperti ha una grande virtù: riesce sempre a produrre vini che rispecchiano il suo sorriso. No, non è una frase retorica, l’amore che dedica alle proprie e vigne è totale. Vigne di oltre quarant'anni ubicate a Briona, il primo comune della sponda novarese dell’Alto Piemonte che s’incontra con un'altitudine pari a 235 metri sul livello del mare. Il Nebbiolo di questo territorio stupisce per la buona sapidità e la grande bevibilità, da provare in estate a 14°.

Uvaggio

Nebbiolo100%

Abbinamento

Accompagna affettati misti di salumi e formaggi di media stagionatura, pollo allo spiedo.

Profumo

Di colore rubino vivace al naso è abbastanza intenso e ricorda la viola, la scorza di pompelmo rosa, il pepe nero, con piacevoli effluvi balsamici di mentolo e foglie di tabacco nel finale. Sorso scattante, verticale, fresco ed equilibrato.

Gradazione alcolica

Gradazione alcolica: 13%

Affinamento

Riposa in acciaio per 19 mesi, segue affinamento in bottiglia per almeno 4 mesi.

Temperatura

16°/18°

Solfiti

Contiene solfiti

Produttore

Dal connubio di Sole, Terra e Tradizione nasce l’ambizione del progetto di lavoro e di vita, basato essenzialmente sulla ricerca della qualità. Tale progetto trova concretezza a partire dal 2003 quando, con il reimpianto del vigneto “Barton”, viene fondata l’azienda, che oggi conta 3 ettari vitati nel Comune di Barengo, impiantati a Nebbiolo, Vespolina e Barbera.Sole.. Terra e Tradizione..

L’intrecciarsi di passato e presente, di cultura antica e tecnica moderna in nome di un unico amore per il lavoro, la terra e i suoi frutti.

3,5 ettari tutti di proprietà: 4 vigneti posti ad un’altitudine di 250 m e racchiusi in una ristretta area di circa 4 km quadrati, eterogenei per composizione del suolo e per esposizione. Vi sono impiantati i vitigni rossi tipici delle nostre colline: Vespolina, una piccola parte di Barbera e naturalmente Nebbiolo. La densità media di impianto di poco superiore ai 4000 ceppi per ettaro, la scelta di effettive basse rese di produzione, la raccolta a mano in piccole casse solo quando le uve raggiungono la giusta maturità, sono alcuni dei fattori che contribuiscono ad ottenere un vino di qualità superiore. La cura con cui tutta la vinificazione è seguita permette loro di evitare operazioni che possono impoverire il vino e limitare le aggiunte di sostanze antiossidanti senza rischiare contaminazioni indesiderate.

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GILBERTO BONIPERTI

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