
INZOLIA MOLINO A VENTO
TENUTE ORESTIADI
Regione: SICILIA
Formato: 0,75 l
Sui dolci rilievi dell’entroterra trapanese si ritrova questa tipologia di terreno, ricca di sostanze limo-argillose, compatta e resistente alla siccità. Grazie alle sue caratteristiche si configura come habitat ideale per l’allevamento di numerose varietà di vite sia a bacca rossa che a bacca bianca e diviene per noi suolo perfetto per la coltivazione del Syrah e del Nero d’Avola, utilizzato, oltre che in purezza, anche in blend per l’Orestiadi Ludovico, vino dedicato a Ludovico Corrao e fiore all’occhiello della cantina.

Inzolia

Busiate scampi e gambero rosso di Mazara; Risotto alla marinara; Pesce spada alla griglia; Frittura di crostacei; Zuppa di vongole; Tartare di tonno; Cernia in crosta di sale.

Aromi intensi che spaziano dai profumi fruttati di mela verde al floreale dell’acacia

Gradazione alcolica: 12,5%

Frutto di una selezione di uve Inzolia pressate in maniera soffice e fermentate a temperatura controllata in silos di acciaio per 15 giorni circa.

8°/10°

Contiene solfiti
Produttore
Tenute Orestiadi è un progetto che nasce su impulso dell’omonima Fondazione che ha sede a Gibellina (TP) nel caratteristico Baglio di Stefano, ricostruito dopo il terribile sisma del 1968. Il nome si ispira ad Eschilo, che più di 2000 anni fa proprio in queste terre scrisse e portò in scena il mito di Oreste e delle Orestiadi. Lo scopo è quello di promuovere e preservare il patrimonio artistico e culturale mediterraneo. Tenute Orestiadi si muove in questo senso valorizzando una delle tradizioni più antiche della Sicilia, quella vitivinicola. La linea Molino a Vento di Tenute Orestiadi si ispira a un legame indissolubile: quello tra i mulini, il vino e il vento. “In Sicilia la storia dei molini e del vino sono legate indissolubilmente dal vento. Elemento fondamentale per la salubrità e la qualità delle uve. Grazie ad esso si mitigano le calde temperature estive permettendo così delle incredibili escursioni termiche, fondamentali per il ciclo vitale dei vigneti”.